ASCOLI-JUVENTUS 1-3
Arriva la partita più attesa da tutto il nostro gruppo,
finalmente la Juve torna a giocare nella nostra regione, in
particolare ad Ascoli dopo 14 anni. Com'è facilmente
preventivabile abbiamo tantissime richieste di biglietti e
adesioni, alla fine riusciamo ad accontentare circa 350 persone
ed organizzare 4 pullman di cui uno doppio dove eravamo tutti
noi del vecchio Gm93 sia gli ultimi che i primi fondatori. Inoltre essendo la "nostra partita" avevamo organizzato nei giorni precedenti (sopratutto il sabato prima fino a notte inoltrata) una coreografia composta da una scritta in uno striscione e da un telo copricurva. Poi portata allo stadio. Alla mattina ci troviamo presto per partire, solo che con 4 pullman era difficile la coordinazione, poi finalmente quando c'eravamo tutti siamo partiti. Questa volta il viaggio per noi è corto poco più di un ora e mezza, poi la polizia ci blocca insieme ad altri pullman in un parcheggio a San Benedetto del Tronto per i controlli dopo di che ci scortano fino ad Ascoli allo stadio. Per molti del nostro gruppo era la prima volta ad Ascoli, nonostante fosse a poca distanza, e quindi uno stadio mai visto tirava molta gente. Quando arriviamo noi i cancelli erano gia aperti, siamo tra gli ultimi dei gruppi ad arrivare (i ragazzi di Torino dei Drughi, Arditi e i Viking di Milano erano già arrivati) C'è tantissima gente fuori dallo stadio e dietro la curva ospite, ci compattiamo tutto il gruppo (compresi i Drughi Marche) e iniziamo a tirare fuori dai pullman tutta la coreografia preparata (teloni e striscioni) più tutto il nostro materiale (striscione D.Marche, bandieroni, tamburi) e con un corteo dai pullman fino ai cancelli allo stadio andiamo compatti cantando. Ai cancelli la polizia ci blocca tutti per controllare i biglietti e voleva farci aprire i teloni della coreografia ma erano di 20x20 metri e non c'era spazio per aprirlo e poi richiuderlo... avremmo impiegato mezz'ora (già era tardi)... nascono un po' di problemi con le forze dell'ordine, ma poi si sistema tutto e iniziamo a preparare la coreografia. Il compito non è facile, visto che i cancelli erano già aperti da un ora e già la curva era colma, per portare dentro il materiale una fatica... in più era un caos in quanto gli altri gruppi erano già tutti arrivati e posizionati (anzi ringraziamo i ragazzi dell'Assiduo e di Legio per averci fatto spazio in balconata), e purtroppo come spesso accade in queste partite, tantissima gente che viene per la prima volta allo stadio, ma che con quest'ultimo non centra niente, che non collabora creando invece mille problemi. Alla fine riusciamo a posizionare lo striscione da 60 metri in balconata da srotolare all'ingresso in campo delle squadre, poi sistemiamo dietro la balconata il telone copricurva e iniziamo a distribuire i palloncini. Nessuno che collabora anzi le persone facevano il contrario, più con il megafono si diceva di non alzarli più li alzavano. Inoltre nel prepartita gli ascolani (infami e conigli!!!) lanciano una bomba carta nella nostra curva dai distinti nord colpendo un ragazzo di Torino di Legio e lo ferisce gravemente ad una gamba, subito tutti ci buttiamo a soccorrerlo e viene accompagnato dietro lo stadio, non c'era un ambulanza, efficienza dei servizi zero, non sappiamo come una squadra come l'Ascoli, e un organizzazione da campionato dilettantistico possa affrontare la serie A. Finalmente alle 15 le squadre entrano in campo, lo stadio è tutto esaurito e inizia la nostra coreografia, viene esposto lo striscione di 60 metri che ricopriva tutta la balconata con scritto: un solo grido dalla nostra regione: Juve campione!!! e viene tirato su il telone copricurva di color bianco con il simbolo dei Drughi (le 4 ombre di Arancia Meccanica) e la scritta Marche e GM al centro curva, mentre ai lati palloncini tricolore. Bellissima la coreografia della curva sud dell'Ascoli con cartoncini neri che colorano la curva di nero e al centro due righe bianche e due ai lati con cartoncini bianchi e lo scudo fascista al centro le lettere A P per la provincia e uno striscione al centro curva con la dicitura: chi osa vince. Anche la tribuna est ha un telo copricurva con disegnata la maglia bianconera dell'Ascoli e la scritta sopra 11 leoni. All'inizio il tifo è buono da tutte e due le parti ma nei primi 17 minuti segniamo subito 3 goal con Trezeguet e la nostra curva vola d'entusiasmo, vengono accese tante torce in balconata e sventolati tutti i bandieroni di ogni gruppo e sezione in balconata. I tifosi ascolani ammutoliscono, anche se verso la fine del primo tempo l'Ascoli segnerà il goal della bandiera con l'ex granata Ferrante (oggi fischiatissimo con cori contro dalla nostra curva per quasi tutta la partita!) riporta in loro un po' di entusiasmo. Nel secondo tempo organizziamo un altra piccola coreografia solo dietro il nostro striscione (D.Marche) con 100 bandierine bianconere di plastica distribuite e torciata in balconata. Tra l'altro oggi tutti hanno partecipato, chi al megafono, chi al tamburo, chi ai bandieroni, chi ad organizzare tutto e coordinare la curva. Gli ascolani per tutto il secondo tempo hanno cantato nonostante la loro partita era segnata, noi onestamente un po' di meno, mancava la coordinazione tra i vari gruppi, purtroppo spesso dalla parte destra della curva (dove c'erano Viking e Arditi) partivano dei cori mentre da noi nella nostra parte sinistra altri, perchè non si sentiva niente e mancava la coordinazione. A 20 minuti dalla fine la curva dell'Ascoli toglie tutti gli striscioni in balconata: alcune voci dicevano che stavano venendo da noi, invece poi veniamo a sapere che hanno avuto dei problemi con le forze dell'ordine che a loro volta hanno caricato sotto la loro curva. Finisce la partita con la nostra curva in festa e i fischi dalla curva ascolana. Nel dopo partita non si vedono ascolani, ma veniamo a sapere che erano andati a picchiare truppe televisive che intervistavano giocatori bianconeri e volevano fare irruzione negli spogliatoi, infatti poi fanno un agguato al pullman della Juve... ma da farsi vedere da noi non ci hanno pensato minimamente anche se dentro lo stadio ci cantavano conto.... La serie A non è un gioco e dai tempi di Rozzi sono passati 15 anni, forse il fatto di essere ripescati non ha fatto si che si preparassero in curva alla serie A! Una volta ad Ascoli negli anni 80 era dura... oggi preferiscono attaccare dirigenti e operatori Tv! Stex |