JUVENTUS-LIVERPOOL 0-0
Partita attesissima da vent'anni da tutta la tifoseria bianconera dopo i fatti dell' Heysel del 1985 dove morirono 39 tifosi Juventini a causa delle cariche degli inglesi ubriachi. Come è facilmente prevedibile la partita è molto sentita e ha tantissimo seguito, infatti come Gruppo Marche siamo oltre 140 persone, orgazziamo due pullman stracolmi più alcuni membri del gruppo si organizzano con auto proprie e furgoni. Arriviamo a Torino abbastanza presto intorno alle 16.30 e già c'erano tantissime persone nel piazzale dietro la curva sud e lunghe file ai cancelli. Intorno allo stadio c'è un imponente presenza di forze dell'ordine con tantissime camionette e pattuglie che circoscrivono la zona dove saranno messi gli inglesi. Gli addetti allo striscione entrano subito alle 18 all'apertura dei cancelli per posizionare lo striscione, nel nostro nuovo posto tutto al secondo anello in curva sud alla destra dopo Magenta, e Legio (sezioni dei Drughi). Montiamo il nostro bandierone e ne aggiungiamo un altro dopo lo striscione, formato da un tricolore gigante di 6 metri con la stampa MARCHE. All'arrivo dei tifosi del Liverpool com'era pensabile scatta una massiccia carica da tutta la curva Scirea verso i Red per rabbia e vendetta, ma la polizia in massiccia presenza respinge la prima carica da quì inizia un ora circa di guerriglia. Gli inglesi da parte loro entrano subito nel settore impauriti. Poco dopo c'è una seconda carica ancora più massiccia ma viene sempre respinta dalle forze dell'ordine. La situazione peggiora la polizia viene a caricare e sparare lacrimogeni fino ai cancelli della curva sud, i ragazzi che erano già in curva provano a riuscire ma vengono fermati con la chiusura dei cancelli e dalla polizia che si ferma davanti ai cancelli e verso le 20 torna tutto alla normalità. All'ingresso in campo delle squadre lo stadio si presenta tutto esaurito con circa 60000 spettatori, parecchi anche gli inglesi, circa 2.500 (anche se mille di meno di quelli previsti). La Scirea presenta una bellissima coreografia con cartoncini azzurri e grigi che formano una scritta I Love JU con la O di love fatta con un cuore di cartoncini rossi, e al primo e terzo anello vengono sventolate tantissime bandierine di plastica bianconere. In balconata vengono srotolati due striscioni, il primo riferito alle vittime dell'Heysel che riportava: "da lassù 39 angeli con lo sguardo fiero tifate con noi perchè siete l'orgoglio del popolo bianconero". Un altro striscione viene esposto come coreografia sopra la scritta I Love Ju con scritto: "quello che c'è in fondo al cuore non muore mai!". Il tifo all'inizio parte bene coordinato dai Drughi, c'è grande partecipazione, sopratutto nei battimani però purtroppo pian piano c'è sempre meno partecipazione, come spesso accade in queste partite con lo stadio e la curva strapieni di gente che viene una volta all'anno o due solo per guardarsi la partita e non partecipa ai cori e neanche li conosce. Nella ripresa purtroppo la situazione peggiora, la squadra gioca male, il goal non arriva e di conseguenza la gente partecipa sempre di meno ai cori, noi in balconata come tutti i gruppi facciamo di tutto per coinvolgere la gente ma la situazione non migliora, anche se ogni tanto riusciamo a fare qualche ottimo coro. Purtroppo la partita finisce e il goal non arriva e siamo eliminati c'è rammarico e rassegnazione in curva, nonostante ciò la curva applaude i giocatori e li ringrazia con il coro e non molleremo mai... Gli inglesi iniziano a cantare a 5 minuti dalla fine dopo che per tutta la partita sono stati praticamente muti, anche se ogni tanto rispondevano al lancio d'oggetti con la curva nord. All'uscita niente da segnalare si torna a casa con la tristezza per essere usciti dalla coppa in modo troppo rassegnato con una squadra modesta e sopratutto che odiamo con tutto il cuore. Stex |