LIVERPOOL-JUVENTUS 2-1

Arriva la trasferta che tutti i tifosi ed Ultras bianconeri aspettavano da anni, dopo i fatti tragici dell' Heysel, destino ha voluto che a vent'anni esatti da quella notte terribile ci troviamo di fronte i Reds del Liverpool in occasione dei quarti di Champions League.
Prima round a casa loro in terra d'Inghilterra, com'era facilmente prevedibile nessuno ha dimenticato e tantissimi vogliono esserci, infatti riusciamo a prenotare alcuni voli per i nostri ragazzi dai vari aeroporti italiani con volo diretto a Liverpool, mentre il grosso del gruppo insieme al direttivo decide di muoversi in direzione di Londra per poi fare il trasferimento a Liverpool in pullman. Partiamo al mattino presto e ci ritroviamo all'aeroporto di Forlì dove siamo circa 25 persone, altri 8 partiranno da Roma Ciampino, metre qualcuno era partito il giorno prima, per tutti poi il ritrovo sarà all'aeroporto londinese alle 13 italiane.
Li ci sono altri due pullman oltre al nostro visto che anche il Nucleo si era organizzato come noi, più un altro pullman di alcuni club. Partiamo intorno alle 14 italiane con i pullman in direzione Liverpool dove arriveremo intorno alle 19.30 italiane (un ora prima della partita). Gli altri gruppi erano arrivati in charter da Malpensa il primo pomeriggio e purtroppo ci giungono notizie che c'erano già alcuni nostri fermati ma niente scontri, solo per motivi banali!
I nostri addetti allo striscione entrano subito nel settore per posizionarlo. All'ingresso c'erano delle hostess che consegnavano un depliant in lingua italiana con la lettera di Rush (ex giocatore di entrambe le squadre) per commemorare la notte tragica di Bruxelles e c'era la frase in cui gli inglesi chiedevano scusa: in memoria e in amicizia con i due loghi delle squadre uniti... Ovviamente non accettavamo le scuse, non è pensabile che con un depliant si possano cancellare 39 morti come se niente fosse stato, come è vero che noi gli amici ce li scegliamo non ci vengono dettati da chi è stato colpevole magari anche indirettamente di una strage. Il settore era già colmo e quasi tutti gruppi avevano trovato posizione, i Drughi dietro la porta alla loro sinistra i Viking e gli Arditi, insieme alle sezione dei Drughi (Magenta e Legio) infine in fondo noi del G M.93, i Noi Soli, il Nucleo e i ragazzi di Milano, Brianza e Genova. Non essendoci la balconata nè vetrata (i seggiolini finiscono come in ogni stadio Inglese a bordo campo dietro i cartelloni pubblicitari) tutti i gruppi posizionano gli striscioni sulle prime file dei seggiolini dove non si poteva stare.
Tutti i direttivi dei gruppi erano nelle prime file nonostante in Inghilterra c'è l'obbligo di rispettare i posti ma le prime file eravamo ammassati. Gli addetti del campo inglesi hanno provato alcune volte a farci mettere seduti ma visto che eravamo tantissimi e nessuno li considerava alla fine hanno rinunciato.
Prima dell'inizio della gara com'era già organizzato dalle società c'era la commemorazione dei morti dell' Heysel dove partecipavano ex giocatori, Rush e Platini che portavano una targa commemorativa e serviva 4/5 tifosi italiani che dovevano fare un giro di campo con lo striscione organizzato dal Liverpool sempre con la frase in memoria e in amicizia con i nomi dei defunti. Nessuno dei gruppi organizzati ovviamente ha accettato sono andati 4 uomini che niente hanno a che fare con la curva bianconera e quando la delegazione è venuta sotto il nostro settore e dalla curva di casa (la Kop) è apparsa la scritta AMICIZIA con cartellini biancorossi che componevano la scritta la curva ospiti dove c'eravamo tutti noi gruppi (e tutte le prime file oltre 400 persone) si è girata di spalle rifiutando la loro amicizia in quanto non avevamo niente a che vedere con loro non basta fare una coreografia e uno striscione per farsi un amico... sopratutto coloro che fino a 10 anni fa provocavano morti e pestaggi, all'Hesyel. Ci dispiace ma noi non accettiamo la loro amicizia. Ovviamente tutto lo stadio inglese fischia la nostra risposta. Poi viene svolto il minuto di silenzio in onore del Papa recentemente scomparso. Lo stadio è una bolgia, loro cantano il loro inno e organizzano una sciarpata che coinvolge anche le tribune creando un ottimo spettacolo di tifo che difficilmente si vede in Italia o in qualsiasi altro stadio d'Europa... e cantano per quasi tutto il primo tempo incessantemente e anche perchè la loro squadra parte forte purtroppo segnandoci subito due reti.
Noi non ci abbattiamo comunque cerchiamo di scuotere i ragazzi e a volte riusciamo a fare dei cori compatti nonostante lo stadio sia una bolgia. Nel secondo tempo la Juve si sveglia e segnamo il goal del 2-1 (molto importante per la nostra qualificazione) e ci scuotiamo anche noi in curva loro come pensavamo si ammutoliscono (bolgia quando la squadra vola...silenzio solo per aver subito un goal della serie non è tutt'oro quel che luccica!). Purtoppo non riusciamo a pareggiare ma il goal segnato è molto importante in vista del ritorno... dopo 20 minuti dentro lo stadio ci fanno uscire, raggiungiamo i pullman e veniamo scortati chi all'aeroporto chi come noi a Londra per ripartire la mattina seguente...Ora appuntamento a Torino tra 7 giorni.

Stex